Freddy wrotegdbuono wroteATTENZIONE!!!!! MESSAGGIO PER QUINT!!!!!!!!!!!!!!!!!
Date le considerazioni di cui sopra c'è la possibilità che io abbia regolato male la catena di Quint, l'ho fatta ad occhio e senza misurare esattamente, ma (anche considerando che era nuova) ricordo di averla regolata strettina (diciamo sui 2,5 più che sui 3).
E' probabile che per la mia attitudine a tenerla tesa (per evitare sbatacchiamenti al carterino) sia sempre io la causa della rottura della catena di Motercode, visto che gli avevo fatto un check up generale e la catena poi gli si è rotta in viaggio.
ATTENZIONE!!!!
A questo punto, concordando Gil, Serpico, Italo, Cidrolin e pure Caricabasso, è ufficiale che la catena vada tenuta lasca, per sicurezza, a 4 cm.
PER LA VOSTRA SICUREZZA invito tutti a controllare la tensione della catena e a regolarla a 4 cm.
Io, sulla mia, la lascerò tesa a 2,5... finché non si rompe, intendendomi sacrificare volontariamente per il bene comune e per espiare ai danni che ho certamente fatto a qualcuno di voi...
Innanzi tutto mi complimento per la tua assunzione di responsabiltà (qualità alquanto rara).
Però secondo me una catena con gioco di 2,5 /3 cm sul cavalletto risulterà poi, durante l'utilizzo, solo "leggermente" tirata con conseguente perdita di potenza nella trasmissione ma non al punto da provocarne la rottura.
Dopo aver visto le condizioni della catena di Quint (non avevo mai visto prima una catena così bloccata) e quella di Pocapresia mi son fatto l'opinione che le catene o-ring adottate da RE non siano proprio della migliore qualità (ci scommetterei che anche la catena di Motercode aveva gli o-ring).
Per quanto riguarda la regolazione del gioco catena io ho sempre usato il seguente metodo: stando seduto sul sellino del passeggero verifico che la catena non sia tirata spostando però la moto avanti e indietro per alcuni metri così da controllare il gioco in punti differenti della stessa. Quando poi vado a misurare l'oscillazione della catena con moto sul cavalletto mi ritrovo, nella mia Bullet, un gioco di 4/5 cm (se poi negli avvallamenti sbattacchia un po' ...pazienza).
Quindi secondo me non dovresti sacrificarti anche perché, all'espiazione delle tue colpe, ha già provveduto la natura affibbiandoti un bel mal di schiena. 🙂
Grazie Freddy, a questo punto vi dico anche il mio metodo, imparato sulle moto da cross, ma sempre valido ovunque.
Sulle moto da fuoristrada una catena troppo lasca rischia di uscire dalla corona (e capita più spesso di quanto si creda), sulle royal, invece, rischia di toccare il carterino copripignone o (sulla moto di Motercode era così) addirittura il cavalletto centrale in posizione di chiusura, dandogli l'impressione di un "rumore metallico" dal motore.
Quello che serve è un pezzo di spago e un fisico robusto, se siete grassi anche meglio.
Dopo aver regolato la catena secondo sani principi, per sicurezza prendete lo spago e legatelo ad un punto mediano della catena, meglio il ramo superiore e non è importante se non è perfettamente al centro e nemmeno se lo spago sfrega sul telaio o sulla carrozzeria. Togliete il cavalletto, salite in sella e gravate col peso sulla sella. Se siete particolarmente leggeri sedetevi più indietro possibile e magari saltellate col deretano figurandovi un appassionato smorzacandela. Al contempo tirate lo spago come se fosse una lenza a cui sospettate abbia abboccato un cefalo. In questo modo potrete apprezzare il gioco lungo la normale escursione della sospensione e, importante, verificare che ci sia sempre un minimo di gioco anche quando corona, perno del forcellone e pignone sono presumibilmente allineati (e questo accade certamente nel range di escursione di una energica culata).
Quanto alla perdita di potenza dovuta al tensionamento della catena, questa è dovuta in caso di aumentato attrito e resistenza, che si verifica certamente se la catena è troppo tirata e se ha punti duri, ma ne dovrebbe perdere in caso di catena troppo lasca, che sbatacchia in giro e con l'effetto frusta offre resistenza al rotolamento sia in accelerazione che in rilascio. In ogni caso non starei a preoccuparmi molto della perdita di potenza in termini assoluti. La perdita più grande si ha per il solo fatto di montare la catena e di trascinare ruota e corona (è la differenza che si vede nelle riviste tra potenza all'albero - misurata all'uscita del pignone -
e quella alla ruota), ed è da notare che nelle prove di misurazione potenza al banco la catena, che non ha le oscillazioni dovute alla percorrenza stradale, viene montata piuttosto tesa.
Una curiosità: mi ero occupato del problema della perdita potenza, in maniera approfondita, 32 anni fa, quando elaboravo il motore hiro del garelli 125.
Lo stesso identico motore era montato sia sull'aprilia stx 125 che sul mio garelli xrd 125, le potenze all'albero (secondo le prove di motociclismo) erano sovrapponibili, mentre alla ruota il garelli sfiorava i 20 cavalli, mentre l'aprilia si assestava sui 18 e mezzo, con un cavallo abbondante di differenza: l'aprilia aveva una catena 520 e il garelli una più piccola 428.
Così, per l'esattezza.